mercoledì 10 luglio 2013

17 Luglio Delikatessen on the beach



Mercoledì 17 luglio "Delikatessen on the Beach" ore 21.00
?Alos/Xabier Iriondo
Giovanni Lami
Atletica Smalti...performance...
dj set Trinity
Hana-Bi
Viale delle Nazioni 72
Marina di ravenna
info 333.2097141


ristorante anche con menù VEGAN!!!

lunedì 4 marzo 2013

13 Marzo Ango The Meek Dead "Es Gibt"




ANGO THE MEEK DEAD IN MOSTRA AL MOOG
L’artista di stanza a Berlino espone a Ravenna "Es Gibt"

Seconda esposizione firmata Delikatessen presso Moog Slow Bar, la mostra Es gibt di Ango The
Meek Dead inaugura mercoledì 13 marzo alle ore 18.30 con dj set a cura di Dust e Ceskova
Midori. Le opere rimarranno in esposizione fino al 25 marzo.

Ango The Meek Dead è un artista multimediale che spazia dal disegno all’illustrazione,
dall’installazione al video e dalla fotografia alla musica. Milanese d’origine, laureato in Scenografia
presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera, dal 2009 vive e lavora a Berlino. Numerose le sue
mostre sia personali sia collettive in tutta Europa. I suoi lavori grafici sono presenti in diverse
pubblicazioni e fanzines. Come musicista è noto con lo pseudonimo Mariae Nascenti esplorando
sonorità dark ambient. Come videomaker i suoi video sono stati proiettati nei principali queer film
festival in tutto il mondo. Ango the Meek Dead è anche attivista queer e co-fondatore della
PornFlakes Queer Crew.

A Ravenna espone la raccolta Es gibt, 20 coloratissimi disegni che raffigurano in maniera
fumettistica freaks, manichini e personaggi dell’inconscio, fluttuanti in uno spazio metafisico senza
redenzione. Gli sguardi dei soggetti e le scritte sembrano interrogare in maniera inquietante
l’osservatore, complice una narrazione visiva disperata e perversa che attinge a un immaginario
surreale e contemporaneo.
L'esposizione sarà presentata presso Moog Slow Bar in anteprima nazionale dal 13 al 25
marzo. In collaborazione con Delikatessen e QUEERomagna.


Moog Slow Bar
Vicolo Padenna 5, Ravenna


Ango the meek dead:

Un grafismo onirico, nervoso, ossessivamente paranoico, è quello che fluisce, ma sarebbe più corretto dire, tracima, dalle penne colorate e dall’inconscio di Ango the Meek Dead, fanciullino perverso che attinge a un immaginario surreale e contemporaneo. Un automatismo psichico, il suo, che nutre una surrealtà troppo vicina al reale per non inquietare e spiazzare. A dispetto di una vivacità cromatica e di un biomorfismo segnico ludico e quasi infantile, traspare, nei suoi fogli, una dimensione malata, a tratti funerea. Fra apparati digerenti che metabolizzano ed espellono sostanze purulente, tra sguardi che interrogano, ammaliano e giudicano, tra freaks e manichini che fluttuano in uno spazio metafisico al contempo fumettistico e sado/maso, emergono, per citare il poeta, «le morte stagioni, e la presente/e viva, e il suon di lei», cadenzato e cupo come un de profundis. E così tra quella buia immensità s’annega il suo e il nostro pensiero: e il naufragare, in quel gran nero infido e traditore, sul quale ora si galleggia ora s’affonda, è tutt’altro che dolce.

(Ivo Serafino Fenu)

Ango the Meek Dead, artista italiano stabilitosi a Berlino da quattro anni. I suoi lavori grafici illustrano un mondo infero popolato da personaggi che sembrano usciti per una passeggiata all’alba dell’ultimo giorno della Terra nel bosco adiacente un queer squat occupato nei sotteranei di una ex fabbrica di amianto russa. Enjoy The End.

(Pietro Sedda)








martedì 1 gennaio 2013

29.01.2013 Improv-Viso



DELIKATESSEN
presenta
Improv-Viso
Live: Claudio Rocchetti – Giovanni Lami
Camusi – Cacao

martedì 29 gennaio
CISIM
Viale Parini 48, Lido Adriano (Ra)
Inizio ore 21.30
Ingresso 5 euro

Delikatessen organizza al Cisim di Lido Adriano una serata di improvvisazione con alcune delle più importanti realtà italiane di elettronica e sperimentazione

I protagonisti

Claudio Rocchetti è ormai da diversi anni uno dei musicisti più interessanti in ambito ambient/sperimentale sia in Italia che in Europa (da qualche anno risiede a Berlino); i suoi progetti sono numerosi e tutti di straordinaria bellezza, basti qui citare 3/4 HadBeenEliminated, In Zaire e Olyvetty. Il lavoro di Claudio Rocchetti è un tuffo in profondità nella corposità più intensa del suono: utilizzando una varietà di dispositivi come giradischi, nastri, campionatori, radio e microfoni, costruisce strutture concrete, manipolando il suono come fosse materia. Musicista di movimento e auto-editore, ha consolidato una posizione oggi riconosciuta a livello internazionale ed espressa in release per uno stuolo di ottime etichette (da Hapna e Soleilmoon, alle italiane Bowindo, Die Schachtel, Setola Di Maiale e Presto!?). www.claudiorocchetti.bandcamp.com

Camusi è il nome utilizzato dal duo composto da Patrizia Oliva (Madame P) e Stefano Giust. Il progetto si concretizza attraverso la pratica della libera improvvisazione: in essa emerge l’estetica dei due musicisti, che viene messa a confronto l’una con l’altra in una sommatoria di idee e sensibilità al limite con la musica contemporanea, il jazz d’avanguardia, l’elettroacustica e altro. La voce, l’elettronica e la batteria hanno pari dignità, sono messe sullo stesso piano in una sorta di democrazia strumentale; duettano, ma anche si possono muovere su piani differenti, arricchendo la musica di sovrapposizioni non scontate e stimolanti. Hanno all’attivo un album uscito per Setola di Maiale nel 2007. Un altro disco, prodotto nel 2009 dall’americana Nillacat Records, è uno split condiviso con il quintetto Moodring di Portland. Il duo ha deciso però di non pubblicare altri dischi: Camusi è – e vuole essere – un progetto che oggi si esprime esclusivamente dal vivo. La musica del loro album è stata registrata la prima volta che hanno suonato insieme. Il giorno prima si erano incontrati per la prima volta. I due Camusi suonano insieme anche in altri progetti, come Gamra, in quartetto con Paed Conca ed Eugenio Sanna, e Memento Mari, progetto multimediale incentrato sulla tragedia dei clandestini che navigano il Mediterraneo, un ensemble che include fra gli altri Gianni Mimmo, Nicola Guazzaloca, Marco Loprieno, Pat Lugo e Angelo Contini. www.camusi.wordpress.com

Giovanni Lami (Ravenna, 1978) è un field recordist e musicista che lavora all'interno del soundscape e della sound-ecology. Laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari all’Università di Bologna ed in Fotografia allo IED, come fotografo ha realizzato esposizioni collettive e personali, nazionali ed estere (tra le altre a Ravenna, Modena, Genova, Roma, Acireale, San Sebastian – Spagna, Dhaka – Bangladesh), un paio di residenze artistiche (Spagna e Norvegia), ha pubblicato alcuni libri e ha lavorato con diverse realtà culturali e produttive (dall’UNESCO in Etiopia a DeadMeat, marchio d'abbigliamento di ricerca, a OnOff, agenzia fotogiornalistica di Roma). L’approccio verso la materia sonora è lo stesso messo in pratica in fotografia, utilizzando principalmente registrazioni ambientali (field recordings) e segnali processati in tempo reale; l’universo infinito di suoni che ogni giorno ci circonda e la loro manipolazione è la base del suo modus operandi, affiancato allo studio delle superfici risonanti sul campo. Nel 2010 si unisce a Filippo Aldovini (Error Broadcast, Node festival) nella conduzione e direzione artistica dell’etichetta Zymogen e nel 2011 entra a far parte di AIPS (Archivio Italiano Paesaggi Sonori). Con i suoi diversi progetti ha suonato, tra gli altri, al Conservatorio B. Maderna (Cesena), DalVerme (Roma), Clandestino (Faenza), Mu.Vi.Ment.S. Festival 2010 (Itri), XM24 (Bologna), Fondazione Giorgio Cini (Venezia), Rogatka (Tel Aviv), Barbur Gallery (Gerusalemme), the Zimmer (Tel Aviv), Medionauta (Milano), TPO (Bologna), Kreuzberg Pavillon (Berlino), Homework Festival (Bologna), Ravenna Festival (Ravenna).
A Improv-Viso Lami presenterà la performance dal titolo “Solo”: «Siamo spesso portati a considerare “rumore” tutti i suoni che quotidianamente ci circondano, ma l'idea di un paesaggio naturale incontaminato, o di eventi sonori puntiformi isolati dal contesto è irrealizzabile ed innegabilmente limitante; naturale ed artificiale sono mischiati indissolubilmente, tutto ciò che è artificiale è ormai parte integrante del paesaggio visivo e sonoro contemporaneo, a volte quasi un suo sinonimo. Questi paesaggi, completamente decontestualizzati da una visione che permetta di associarli a qualcosa di preciso, e parzialmente processati, accompagnano l'ascoltatore all'interno di una realtà acustica spesso sconosciuta dove i dettagli, le dinamiche e le densità possono essere completamente stravolte rispetto all’originale, creando superfici sonore inattese e multi-stratificate. www.giovannilami.wordpress.com www.soundcloud.com/giovannilami

I Cacao sono un progetto ravennate nato da una costola degli Actionmen

Al prezzo di ingresso occorre aggiungere 2 euro di tesseramento all’ass. cult. Il Lato Oscuro della Costa, che gestisce il Cisim.
Info:

giovedì 15 novembre 2012

05.12.2012 Goodyn Green




DA BERLINO GOODYN GREEN IN MOSTRA AL MOOG di Ravenna
La fotografa danese per la prima volta in Italia
In occasione della prima edizione dell' XXY Festival di Rimini, la fotografa queer attiva a Berlino porta al
Moog Slow Bar di Ravenna il suo ultimo provocatorio lavoro, scuotendo il senso comune e infrangendo
stereotipi. Inaugurazione mercoledì 5 dicembre alle ore 18.30 con dj set a cura di Erika e Ceckova Midori.

BIOGoodyn Green è una fotografa queer femminista danese. Sin dalla prima pubblicazione nel 2009, Goodyn è
stata fotografa di punta del magazine berlinese Bend Over. Fu proprio la rivista a presentare la sua prima
raccolta di fotografe, The Catalog, immagini erotiche di donne queer androgine in pose ispirate alle
classiche riviste porno gay. L'intento è quello di scuotere il senso comune creando nuova consapevolezza
della sessualità femminile: un ritratto volutamente aggressivo e provocatorio, proprio in risposta
all'aggressività solitamente riservata al mondo maschile, agli stereotipi sessuali e ai pregiudizi di genere. In
un lavoro sempre a contatto con il mondo femminile e i suoi mille volti, Goodyn alterna la provocazione ad
uno stile intimista, vicino alle opere della celebre Nan Goldin: come dimostra la sua serie Mixed Feelings,
immagini di donne ritratte in momenti intimi, viste attraverso gli occhi di Green in un rapporto di vicinanza,
quasi fosse la loro amante o fdanzata.
L'esposizione fotografca si svolge in occasione del XXY Festival di Rimini, primo festival queer italiano,
volto a promuovere un rifuto verso le tradizionali identità di genere e le categorie di orientamento sessuale.
Il Festival intende infatti sensibilizzare attraverso un attivismo che spoglia i termini del loro potere offensivo,
come le immagini della Green metaforicamente (e letteralmente) “spogliano” un'iconografa e un pudore del
corpo e della sessualità.
In anteprima nazionale l'esposizione sarà presentata al Moog Slow Bar di Ravenna dal 5 al 14 dicembre,
prima di essere inserite nel programma del festival. Inaugurazione dalle ore 18:30 con dj set a cura di Erika
e Ceskova Midori. L'evento è realizzato in collaborazione con XXY Festival, Queerromagna e Delikatessen.